sabato 22 dicembre 2007

Walter Lewin

Le stravaganti lezioni di Walter Lewin ora anche in internet
Che fisico questo professore!
Al Mit di Boston mette in gioco anche la sua incolumità per dimostrare i principi fondamentali della fisica

Di solito, una lezione di fisica è tutto tranne che divertente e, fra lavagne piene zeppe di formule, docenti pomposi (e noiosi) e tomi alti una spanna, lo sbadiglio è sempre in agguato. Ma se il professore in questione si chiama Walter Lewin, allora il discorso cambia radicalmente e un corso di meccanica classica al prestigioso Mit (Massachusetts Institute of Technology) può pure diventare un vero e proprio spasso, complici l’anticonformismo del 71enne insegnante olandese (mescolato a un pizzico di pazzia) e il cyberspazio.

STRAVAGANTE - Grazie al progetto Open Course Ware, infatti, le lezioni di Lewin (così come quelle di altri docenti) sono disponibili gratuitamente sul sito del Mit, ma anche su Youtube, dove il simpatico professore dai capelli bianchi spopola con i suoi esperimenti al limite dello stravagante. Non solo. Per molti mesi, il suo seguitissimo corso di meccanica classica è stato anche il più scaricato su iTunes U, la sezione dedicata all’insegnamento universitario del celebre sito di musica online, tanto che il New York Times gli ha dedicato un ampio articolo, con tanto di foto in cui Lewin è immortalato mentre, appeso a un cavo, si fa dondolare in classe per spiegare agli studenti le proprietà dell’isosincronismo. Da qui, il soprannome di «professor pendolo» che da allora lo accompagna e che lo ha reso una vera e propria istituzione del web, visto che le sue lezioni fanno proseliti in ogni parte del mondo e che ogni giorno Lewin riceve decine di email da studenti, gente comune e persino accademici, tutti entusiasti dei suoi metodi magari un tantino sopra le righe, ma tremendamente efficaci.

COMPLIMENTI - «I tuoi video sono fonte di ispirazione», gli ha scritto un diciassettenne indiano, «e grazie a loro ho scoperto quanto sia meravigliosa la fisica». «Lei è il mio padre scientifico», gli ha confessato un collega iracheno. «Nonostante l’occupazione e la guerra contro il mio amato Iraq, lei mi ha fatto amare gli Stati Uniti, perché lei abita lì e lì c’è il Mit». «In ogni passo che faccio sento una nuova energia», gli ha scritto un 62enne fiorista di San Diego, «e guardo il mondo con gli occhi dorati della fisica». Insomma, un autentico trionfo per questo simpatico vecchietto che sfida le leggi della fisica (e quelle della carta d’identità) per dimostrare le sue convinzioni, senza perdere un briciolo di ironia. Manco fosse un consumato showman.

SFIDA - «Sono talmente convinto della validità dell’energia meccanica», ha spiegato agli attoniti studenti durante l’esecuzione del famoso esperimento del pendolo, « da mettere in gioco la mia stessa vita. Non è uno scherzo. Se non dovesse funzionare, vorrà dire che questa sarà la mia ultima lezione». Così non è stato. Alla fine, il «pendolo umano» ha retto e Lewin ha dato appuntamento a tutti al mercoledì successivo, quando ha spiazzato ancora una volta l’uditorio correndo su un triciclo alimentato da un estintore per dimostrare come decollano i razzi. Fra le sue migliori performance (in genere, ci mette 25 ore a preparare una lezione, coreografie comprese), è ormai un cult della rete il video in cui frusta uno studente con una pelle di gatto per dimostrare le proprietà dell’elettrostatica, come pure quello in cui, vestito stile «turista tedesco a un safari» (con tanto di pantaloncini corti, sandali, calzino ed elmetto coloniale), spara una pallina da golf da un cannone contro una scimmia di peluche, protetta da un giubbotto antiproiettile, per spiegare la traiettoria degli oggetti in caduta libera. «Insegnare è la mia vita», ha spiegato Lewin al New York Times, «ma ho capito che i ragazzi devono imparare ad amare la scienza e io devo fare in modo che ci riescano. Questo è il mio obiettivo e per raggiungerlo, la chiarezza è fondamentale».

Simona Marchetti
22 dicembre 2007

Fonte:
Corriere della Sera

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