Di solito, una lezione di fisica è tutto tranne che divertente e, fra lavagne piene zeppe di formule, docenti pomposi (e noiosi) e tomi alti una spanna, lo sbadiglio è sempre in agguato. Ma se il professore in questione si chiama Walter Lewin, allora il discorso cambia radicalmente e un corso di meccanica classica al prestigioso Mit (Massachusetts Institute of Technology) può pure diventare un vero e proprio spasso, complici l’anticonformismo del 71enne insegnante olandese (mescolato a un pizzico di pazzia) e il cyberspazio.
COMPLIMENTI - «I tuoi video sono fonte di ispirazione», gli ha scritto un diciassettenne indiano, «e grazie a loro ho scoperto quanto sia meravigliosa la fisica». «Lei è il mio padre scientifico», gli ha confessato un collega iracheno. «Nonostante l’occupazione e la guerra contro il mio amato Iraq, lei mi ha fatto amare gli Stati Uniti, perché lei abita lì e lì c’è il Mit». «In ogni passo che faccio sento una nuova energia», gli ha scritto un 62enne fiorista di San Diego, «e guardo il mondo con gli occhi dorati della fisica». Insomma, un autentico trionfo per questo simpatico vecchietto che sfida le leggi della fisica (e quelle della carta d’identità) per dimostrare le sue convinzioni, senza perdere un briciolo di ironia. Manco fosse un consumato showman.
SFIDA - «Sono talmente convinto della validità dell’energia meccanica», ha spiegato agli attoniti studenti durante l’esecuzione del famoso esperimento del pendolo, « da mettere in gioco la mia stessa vita. Non è uno scherzo. Se non dovesse funzionare, vorrà dire che questa sarà la mia ultima lezione». Così non è stato. Alla fine, il «pendolo umano» ha retto e Lewin ha dato appuntamento a tutti al mercoledì successivo, quando ha spiazzato ancora una volta l’uditorio correndo su un triciclo alimentato da un estintore per dimostrare come decollano i razzi. Fra le sue migliori performance (in genere, ci mette 25 ore a preparare una lezione, coreografie comprese), è ormai un cult della rete il video in cui frusta uno studente con una pelle di gatto per dimostrare le proprietà dell’elettrostatica, come pure quello in cui, vestito stile «turista tedesco a un safari» (con tanto di pantaloncini corti, sandali, calzino ed elmetto coloniale), spara una pallina da golf da un cannone contro una scimmia di peluche, protetta da un giubbotto antiproiettile, per spiegare la traiettoria degli oggetti in caduta libera. «Insegnare è la mia vita», ha spiegato Lewin al New York Times, «ma ho capito che i ragazzi devono imparare ad amare la scienza e io devo fare in modo che ci riescano. Questo è il mio obiettivo e per raggiungerlo, la chiarezza è fondamentale».
Fonte:
Corriere della Sera
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